Il caffé in ghiaccio con latte di mandorla

Il caffè con ghiaccio non ha bisogno di molte presentazioni. Bicchiere di vetro colmo di cubetti, espresso e latte di mandorla, e sullo sfondo il mare del Salento. Questa è la versione più popolare in Italia, nata a Lecce e poi diffusasi nel resto della Penisola. E ancora oggi resta fortemente ancorata alla sua terra d’origine dove, specialmente in estate, è una delle bevande più consumate. Ma la combinazione di acqua e ghiaccio non è nata in Puglia. Anzi, le prime apparizioni di questo mix risalgono a secoli fa in paesi molto lontani dal Mediterraneo.

Caffè leccese: la storia di Antonio Quarta
Ma la vera storia del caffè leccese è un’altra, e a raccontarla è Edoardo Quarta della nota famiglia di torrefattori salentini, ideatore di una sua linea di caffè di ricerca, Edo Quarta Specialty Coffee e coach del team che ha rappresentato l’Italia ai campionati mondiali baristi del World of Coffee 2016 a Dublino. È stato proprio Antonio Quarta, il suo bisnonno, a creare per primo questo abbinamento e diffonderlo fra i vari bar della zona. “Tutto ebbe inizio perché il mio bisnonno era l’unico all’epoca, circa 70 anni fa, a distribuire ghiaccio qui a Lecce. Nessuno a quei tempi aveva il frigorifero in casa, e per conservare gli alimenti si usavano delle celle di cuoio”, racconta Edoardo. “Così tutti quanti si recavano nel suo bar, prima chiamato La Casa del Caffè, a picconare il ghiaccio. È stato così che mio nonno ha avuto l’idea di unire il ghiaccio, quello picconato, al caffè”. E infatti il vero caffè leccese, secondo la tradizione della famiglia Quarta, è a base di ghiaccio in frammenti grossolani, “che è molto più resistente e non si scioglie nel momento in cui entra a contatto con l’espresso caldo”. Talmente resistente da poter essere addirittura riutilizzato.

Ingredienti
Latte di mandorla originale siciliano; una tazzina di caffè ristretto; 2 cubetti di ghiaccio. La ricetta del caffè con latte di mandorla in ghiaccio
shakerato o normale è una delizia che necessita degli ingredienti giusti e il corretto procedimento per ottenere un risultato perfetto.
Alla salentina
In un bicchiere tipo Tumbler basso, versate uno strato di circa mezzo centimetro di latte di mandorla da non confondere assolutamente con l’orzata.
Fate i caffè, alla macchinetta o con la caffettiera classica cercando di ottenere una miscela densa come per un caffè ristretto
Versate delicatamente il caffè sullo strato di latte di mandorla, cercando di non mescolare troppo i due ingredienti
Ponete nel Tumbler i cubetti di ghiaccio e servite in questo modo classico tipicamente salentino con lungo cucchiaino per mescolare a piacere.

Si procede alla preparazione del normale caffè espresso che deve essere zuccherato o meno a piacere in una tazzina. Si versa quindi il caffè zuccherato ancora bollente in un bicchiere di vetro (meglio se largo) colmo di grossi cubetti di ghiaccio (per evitare di “annacquare” la bevanda i cubetti non devono essere sciolti, ma “secchi”, cioè appena prelevati dal freezer e pieni, per non far scendere troppo in fretta la temperatura del caffè e far salire troppo quella del ghiaccio)[1].

Il caffè si raffredda all’istante e conserva il suo aroma originario. La bevanda, per questo, non va consumata con troppa lentezza.

Il caffè con ghiaccio salentino può anche essere “soffiato” per pochi secondi con un getto di vapore per ottenere il cosiddetto “caffè con ghiaccio soffiato”.

Il caffè con ghiaccio, oltre che dal caffè freddo, si differenzia anche dal caffè shakerato in cui il caffè e i cubetti di ghiaccio sono agitati con l’utilizzo di uno shaker.

Caffè con ghiaccio con latte di mandorla
È una variante del caffè in ghiaccio anch’essa tipicamente salentina, chiamata anche “caffè leccese”‘, che prevede l’utilizzo del latte di mandorla come dolcificante sostituto dello zucchero. Si prepara il caffè espresso e senza zuccherarlo si versa in un bicchiere colmo dei pezzi di ghiaccio. Solo successivamente si aggiungono 2/3 cucchiai di latte di mandorla (che altro non è che uno sciroppo a base di zucchero e mandorle) e si mescola il tutto con un cucchiaino

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