Gallipoli, la perla dello Jonio

Gallipoli (Callipolis) la “città bella” che ti affascina, ti seduce, ti ammalia. Avvolta in un tempo altro, un tempo che prende forma nel racconto accattivante di mitologiche sirene.

Questa città, situata sulla costa occidentale del Salento e adagiata nelle cristalline acque dello Ionio a mo’ di perla costituisce, da sempre, l’oggetto d’ammirazione e di contesa per tutti quei popoli misteriosi provenienti da molto lontano.

Qui troviamo le orme mai sbiadite di quelle genti che, in questa città, approdarono, si insediarono e con essa si fusero, come i Messapi, i Greci, i Bizantini e i Saraceni.

Quello gallipolino, un popolo dal carattere fiero e dignitoso forgiato dalla storia. Una storia antica che ancora oggi sopravvive nei volti scavati dal sole e dalla salsedine dei vecchi pescatori. Veri e propri lupi di mare che, oggi come allora, sfidano le acque incerte del loro mare per poter vivere, lavorare e continuare ad esistere.

La pesca è sempre stata la principale attività economica. Gallipoli è a tutti gli effetti un’autentica città di mare. Alcune stampe del Settecento ci mostrano come il porto di Gallipoli fosse gremito di navi provenienti da tutta l’Europa. Il porto permette l’attracco di vari tipi di imbarcazioni sia turistiche che mercantili.

La devozione al mare e alla pesca è ben visibile ancora oggi. Ricordiamo a questo proposito la festa della Madonna del Canneto (la protettrice della città, dei suoi naviganti, marinai e pescatori), con la sua suggestiva riemersione dalle acque, a simboleggiare questo particolare legame che unisce, da sempre, il gallipolino al proprio mare.

 

Vecchio e nuovo convivono armoniosamente insieme. Una città luminosa e raggiante che racchiude in sé una doppia anima, quella del Centro Storico (Gallipoli Vecchia) e quella del Borgo (Gallipoli Nuova).

Il Cento Storico è un vero e proprio forte circondato da bastioni e mura edificate con l’intento di difendere la città dagli attacchi nemici provenienti soprattutto dal mare. Tortuose e strette “viuzze” serpeggiano seguendo un preciso schema urbanistico che risale alla prima metà del 900 D.C., quando la città fu conquistata dai Saraceni. La Riviera, una particolare strada panoramica che abbraccia tutta Gallipoli Vecchia, permette di  apprezzare una parte della costa gallipolina.

A seguito del massiccio aumento della popolazione e la conseguente espansione fuori dalle mura, abbiamo la nascita del Borgo, progettato in modo tale che la  strada principale, Corso Roma, dividesse la Città Nuova in due parti, una situata a scirocco e una a tramontana.

Tra i siti naturali degni di nota abbiamo: il vasto Parco Naturale e l’Isola di Sant’Andrea situata a Sud-Ovest, a circa un chilometro da Gallipoli. Sull’isola sono presenti due approdi, situati uno a Nord-Est e uno a Sud-Est, e un grande faro del 1866.

Tra le sue bellezze artistiche ricordiamo invece: il Rivellino, il Castello Angioino, la Chiesa del Sacro Cuore, la Cattedrale di Sant’Agata, la Chiesa di San Domenico al Rosario, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Teresa da Altavilla, la Chiesa di San Francesco da Paola, la Chiesa di Santa Cristina, la Fontana Greca.

Durante gli ultimi venti anni la città ha assistito ad un ulteriore sviluppo urbanistico e si è adeguatamente attrezzata nell’ottica di divenire una città turistica di primo ordine. Il tutto ha portato alla nascita di due nuovi villaggi urbani: Rivabella, situata a Nord della città e Baia Verde a Sud, entrambi sulla costa.

Oggi la città, totalmente votata al turismo, dispone di ottime strutture ricettive (Villaggi, Camping, Alberghi e B&B) rinomate e apprezzate in tutto il Salento.

Soprattutto d’estate, Gallipoli, è oggetto di vere e proprie invasioni di turisti provenienti da qualsivoglia parte del mondo, attratti dal mare cristallino, dalla natura incontaminata, dall’arte, dal buon cibo e dai numerosi club, disco e locali disseminati nella zona.

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